Cos’è il Progetto “Caregiver”
Ogni anno in Italia, si ammalano di tumore quasi 300.000 persone, e in Campania i casi tumorali sono in triste crescita. Ogni anno, insomma, si ingrossa quell’esercito di pazienti che, a fronte delle nuove capacità curative della medicina, si muovono con difficoltà nel tentativo di usufruire dei servizi e delle prestazioni socio-sanitarie teoricamente disponibili per il paziente oncologico. Il malato oncologico, più delle volte, vive uno stato di abbandono che grava pesantemente sulla gia’ devastante situazione generata dalla patologia oncologica. Questo colpisce non solo il malato ma tutto il sistema familiare e la sua rete di relazioni. Da qui la necessita’ di offrire al malato oncologico e ai suoi familiari un sostegno che non riguardi solo l’aspetto organico della patologia, ma anche quello psicologico con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e promuovere il concetto di salute.
Cosa vuol dire “Caregiver”
In inglese la parola caregiver indica “colui che si prende cura di”. Il caregiver è la persona che si occupa maggiormente del sostegno di un malato, delle sue necessità e bisogni, fisici, psicologici, o di altra natura. Ci si riferisce naturalmente a tutti i familiari che assistono un loro congiunto ammalato. Nell’occuparsi di una persona sofferente, il caregiver dedica gran parte delle sue energie all’altro. In alcuni casi, e senza neppure rendersene conto, il carico di impegno e la fatica sostenuta dal caregiver possono essere maggiori di quelle inizialmente ipotizzate, alla luce delle attenzioni richieste dai propri cari in stato di malattia. Individuare un corretto approccio al “prendersi cura” del malato può aiutare il caregiver a una migliore gestione delle proprie abilità psicologiche, ed al riconoscimento di eventuali disequilibri nel proprio benessere psicologico, indispensabile nel momento in cui ci si prende cura dell’altro. E’ sopratutto la conoscenza e l’accettazione dei propri limiti che consente di sviluppare le nostre risorse, di trovare la forza di assistere chi ha bisogno di noi, e del nostro aiuto. Ecco il perché di questo progetto: per far sì che, nel sostegno al paziente affetto da tumore, chi si prende cura di lui, il caregiver, trovi le giuste motivazioni, gli stimoli adeguati, e soprattutto la consapevolezza dell’importanza del sostegno che si fornisce al malato di tumore.
Obiettivi
Gli obiettivi che si è inteso raggiungere con questo progetto sono diversi ma condividono un fine comune, ovvero il sostegno ai familiari del paziente oncologico.
Gli obiettivi generali che si intendono perseguire sono:
- offrire un adeguato sostegno ai caregiver, aiutando familiari e amici durante tutto l’iter clinico della malattia del loro caro;
- accogliere e contenere lo stato di sofferenza soggettiva, migliorando la qualità della vita dei caregiver, e per riflesso dei pazienti;
- sviluppare modalità più funzionali e positive per affrontare la situazione di malattia vissuta all’interno della famiglia;
- ristabilire un controllo sulla propria vita;
- ripristinare, o favorire, il mantenimento di una rete socio-relazionale per il paziente.
Gli obiettivi specifici da raggiungere sono:
- informare le famiglie sul come affrontare al meglio la malattia e i vissuti del malato;
- gestire le situazioni di crisi;
- favorire l’adattamento dei familiari alle modificazioni cliniche indotte dalla malattia;
- individuare le reazioni psicopatologiche all’impatto con la fase terminale della malattia e favorire l’eventuale processo di elaborazione del lutto;
- facilitare la percezione e l’espressione delle emozioni, comprendendo così come alcuni vissuti emotivi condizionano le relazioni sociali.
Il progetto “Caregiver” è terminato all’inizio del 2015.